Una delle domande più frequenti che ti senti rivolgere quando hai un neonato è: “ma lo usi il ciuccio?“, nonostante il ciuccio, detto anche succhietto, sia uno degli oggetti più controversi per la sana crescita di un bambino. Prima di diventare mamma, nella mia ignoranza, ero convinta che il ciuccio fosse una cosa buona, una soluzione contro molti mali, nonchè un prezioso amico per un bambino; poi ho ascoltato pareri molto differenti sull’argomento e tuttora, lo ammetto, sono confusa.
Cominciai ad avere qualche dubbio, durante la lezione di preparazione al parto, nell’ospedale dove effettivamente partorii (ndr San Giovanni di Dio, noto come Torre Galli, a Firenze). Durante la presentazione – in realtà serviva come spiegazione sull’epidurale, ma includeva anche una lista di cosa portare in ospedale – un’ostretrica disse che se si voleva, nella borsa per l’ospedale si poteva includere un ciuccio nel kit per il neonato. Al che un babbo alzò la mano e disse “ma come! a noi ci hanno detto che per i primi giorni sarebbe meglio di no“.
E qui si è aperto il mondo dei due schieramenti: pro e contro ciuccio.
Vediamo i contro.
Pare che sia sconsigliato l’uso nei primi giorni di vita di un bimbo, perché potrebbe compromettere il corretto attaccamento del bimbo alla tetta della mamma.
Più avanti sarebbe sconsigliato perché sennò prende il vizio e non glielo togli più, perché fa male ai denti, ecc. Notare i corsivi, perchè questo genere di obiezione non arriva da personale medico, che potrebbe essere autorizzato, bensì dalla consueta folla di persone che fanno da consigliere tuttologhe alle neo-mamme – folla composta da suocera, amiche delle nonne, vicine di casa, semplici passanti, zie, ecc. Insomma tutte persone, in buona fede, che generalmente amano dispensare consigli, per lo più non richiesti, salvo poi criticare le tue scelte, a prescindere. Prima si impara a fare orecchie da mercanti, meglio si sta.
Il partito dei pro invece te lo presenta come la panacea a tutti i mali. Piange? dagli il ciuccio. Fa i capricci? dagli il ciuccio. E’ stanco? dagli il ciuccio. Non si addormenta? dagli il ciuccio.
Ora, nella mia personalissima e limitata esperienza, ho verificato che se un bambino piange disperato perché ha fame, freddo, sonno o altro e tu gli ficchi in bocca il ciuccio, lui si arrabbia molto di più. Soprattutto se ha fame, perchè per un momento gli dai l’illusione che arriverà il cibo (parlo per chi usa il biberon) ma quando lui si rende conto, dopo poche ciucciate, che non esce il latte, si inferocisce davvero!
Comunque, come spesso ho constatato, la verità sta nel mezzo. Ovvero si può usare, a volte aiuta, ma non speriamo nei miracoli.
La mia esperienza col ciuccio?
Ne avevo due. Uno regalato dalla Chicco durante un corso pre-parto al negozio La Cicogna, e uno comprato da Prenatal. Entrambi riportavano la dicitura “0 mesi” sulla confezione. Quindi, in teoria, li potevo usare fin dai primi giorni.
Il mio piccolo non ne ha voluto sentir parlare prima di 1 mese di vita. Del resto il ciuccio era così grande rispetto alla sua piccola bocca, che mi faceva un’impressione anche solo provarci.
Dal 2° mese in poi, provando con cautela, abbiamo visto che qualche volta lo accetta. Le prime volte ovviamente lo sputava con sdegno. Ora qualche volta lo succhia di buon gusto.
Ho anche comprato un ciuccio più “adatto” a lui. Nei negozi per neonati hanno tantissimi tipi di ciuccio, e scoprirete che ce ne sono di serie A e di serie B. Non sempre le marche più note, che spendono miliardi nel marketing, sono le migliori. L’ergonomia, e il fatto di allattare o meno al seno, fanno la differenza.
Ovviamente, quando ne avrete più bisogno, sarà il momento che non lo troverete: è incredibile quanto sia facile perdere un ciuccio, che si tratti di una piega del divano, della borsa, o del seggiolino nella macchina.
Concludendo: ho amiche i cui figli non lo hanno mai usato (meglio sarebbe stato: il vizio del ciuccio glielo togli, il dito di bocca no!) e altre che non ne possono fare a meno. Io lo uso qualche sera, per portare il piccolo a letto. E qualche volta a passeggio. Ma il più delle volte mio figlio vive sereno anche senza ciuccio. Almeno per ora.
Ciao, io ho una bimba di 7 mesi, e in gravidanza dicevo che il ciuccio non glielo avrei mai dato, perché rovina la bocca, va venire i denti storti, crea una dipendenza, ecc.
Finché leggendo un articolo di pediatri ho scoperto che il ciucciare diminuisce il rischio di morte in culla perché previene il soffocamento: immediato cambio di rotta! Mi sono studiata tutti i ciucci sul mercato, scoprendo che solo quelli ergonomici sono dannosi per la bocca, mentre quelli simmetrici no, e inoltre vanno bene anche per chi allatta perché sono più simili al capezzolo.
Ne ho fatti scorta, anche se mia figlia lo usa solo per coccola e/o per conforto e poi lo sputa.
Grazie Maria del tuo commento. In effetti ho scoperto anche io che c’è un mondo dietro al pianeta ciucci!!!