Col senno di poi, tranne i primi mesi in cui c’era la minaccia di un aborto per via di alcune perdite di sangue, durate fino al 4° mese, ho avuto una gravidanza serena e piacevole. Qualche nausea concentrata all’inizio, e poi più niente. I medici hanno provato a mettermi a riposo, ma per motivi lavorativi ho lavorato fino all’ottavo mese, quando l’ingombro della mia pancia era talmente tanto, che non riuscivo più a muovermi.
Se dovessi riassumere in modo sintetico la (mia) gravidanza potrei dire che:
– i primi 3 mesi vivi nell’ansia di perdere il bambino. Nessuno sa che sei incinta e tendi a non dirlo a nessuno per scaramanzia. Chi ti conosce bene pero’ può stupirsi che non bevi alcolici o non mangi prosciutto crudo. Soprattutto se sei una food blogger come me! Pero’ di fatto la tua vita è identica a prima. Potresti quasi dimenticarti di essere incinta, se non fosse per le privazioni culinarie e gli esami medici.
– dal 4° mese al 6° mese è il periodo più bello. Stai bene, non hai nausee, si vede poco la pancia. In genere hai un po’ di gonfiore, quel poco che basta per far sì che le persone ti guardino con imbarazzo, della serie sei-ingrassata-ma-non-ho-il-coraggio-di-dirtelo. Se sai vestirti bene, la gravidanza può passare inosservata. Puoi cominciare a fantasticare di quanto sarà bello avere un bambino.
– 7° mese. Ingrani la marcia in più, la pancia comincia a farsi notare, ma grazie agli ormoni stai alla grande, ti meravigli di quante cose puoi fare. Hai un aspetto meraviglioso. Le persone che incontri ti fanno le congratulazioni e pongono la trafila di domande standard: sei incinta? Di quanto? Quindi lo partorirai a… ? Sai già se è maschio o femmina? Il nome?
– 8° mese. La pancia comincia a essere grossa. Se c’è un momento in cui puoi sperare che qualcuno ti ceda il posto in autobus (succede di rado) o ti faccia passare avanti in una fila, è questo! Chi ti sta intorno insiste che tu vada in maternità, che tu rimanga a casa a riposarti, insomma… a organizzare le cose per quando sarai mamma.
– 9° mese. La pancia è enorme. Fai fatica ad andare a giro, le gambe sono gonfie come palloni, la sera stramazzi sul divano o sul letto esausta. E l’idea di salire 3 scalini ti terrorizza. La gente ti guarda con sgomento, soprattutto gli uomini che sono meno abituati, con quell’espressione tipica da “mica lo farai qui???”. Gli ultimi giorni pagheresti qualsiasi cifra per farlo uscire al più presto! La domanda ricorrente è “ma quanto manca?”
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