Prima di diventare mamma dicevo “io non farò mai questo o quello“. Beh, mi sono dovuta rimangiare quanto dicevo (e pensavo). Fallimento? No, forse è solo sopravvivenza. Chissà. Qualche esempio? ecco alcune delle cose che dicevo non avrei mai fatto!
“Io non allatterò mai in pubblico!”
Prima di restare incinta mi dava fastidio vedere donne che al ristorante, al bar, su una panchina o dove fossero, tiravano fuori la poppa e via! ad allattare in pubblico incuranti degli sguardi altrui e di mostrare i propri seni – spesso molli, gonfi e un po’ deformi – agli occhi curiosi dei passanti. Per non parlare di quei capezzoli martoriati, esibiti come fossero un trofeo.
E invece mi è capitato più di una volta di doverlo fare. Certo, qualche accorgimento lo prendo: cerco un angolo appartato, mi copro con la copertina o altro.. ma sempre allattare in pubblico è.
Ma quando il tuo piccolo si fa venire un attacco di fame, di quelli che sembra che non mangi da 6 mesi che fai?
“Mio figlio non dormirà mai nel lettone!”
Anche su questa affermazione ero categorica: più ferrea della signorina Rottermeier mi ripromettevo di non far dormire mai il bambino nel lettone, ma sempre nel suo lettino, meglio se nella sua stanza. Ho comprato la Next2me, ovvero la culletta da attaccare al letto, per gestire le poppate notturne in modo agile: piange, lo prendi, lo allatti, lo rimetti li.
Consideravo l’intrusione del neonato nel letto dei genitori, come la tomba dell’amore, la fine della coppia, ecc ecc.
Condannavo le altre mamme che cedevano, per sfinimento, a questo compromesso, condannandosi ad avere la prole nel letto fino ai 3 anni e oltre.
Poi ho cominciato a fare le notti in bianco, a fare 5 poppate notturne, e capire che il grosso della fatica spetta alla mamma. Se a questo si aggiunge che il mio post parto è stato particolarmente duro e faticoso, forse è normale che ogni tanto io ceda e lo lasci dormire fra me e il mio compagno?
Cerco di addormentarlo nel suo lettino e di rimettercerlo quando riesco, ma non mi vergogno più di ammettere che spesso dorme (e come dorme bene!) al mio fianco. A volte anche 5 ore di fila! (per un bambino di 2 mesi è oro).
Fallimento? No, sopravvivenza.
Spero di riuscire, intorno ai 6 mesi, a farlo dormire nella sua stanza. Vedremo giorno per giorno!
“Non scatterò 1000 foto, da mandare ad amici e parenti”
Sarà colpa del mio lavoro che mi ha dotato di smartphone e ipad, sarà colpa della pressione dei parenti “mi mandi una foto recente del piccino?”, o sarà l’inevitabile conclusione di ogni mamma orgogliosa del suo bambino.. sta di fatto che ho già scattato migliaia di foto e video a mio figlio. E non perdo occasione per inviarle ad amici e familiari, anche come allegato agli auguri di Compleanno!! Devo dire che piacciono, ma resto abbastanza perplessa. Se continuo così consumerò il mio spazio su Google Drive!
“Non parlerò del colore e quantità della sua c…”
Se c’era una cosa noiosa, e schifosa, che cercavo di evitare alle cene di amici, era il momento in cui c’erano i discorsi dei neo-genitori sul corretto funzionamento dell’intestino dei loro figli. Dicevo fra me e me .. ma come si fa a parlare di queste cose?
Poi mi sono ritrovata a discutere del colore della cacca di mio figlio con mia mamma (“secondo te, mamma, è più normale che sia gialla o verde?”) e ho capito che nessuno è immune. Per ora risparmio questi dettagli agli amici e conoscenti, ma non garantisco per il futuro.