Fin da quando scopri di essere incinta, per tutta la gravidanza, poi appena nasce, il primo mese, il secondo, ecc. non fai altro che stare in attesa. Sempre smaniosa che passi in fretta il tempo. Non vedi l’ora di sapere il sesso, non vedi l’ora che nasca. Non vedi l’ora che caschi il cordone ombelicale così da poterlo gestire meglio (e anche fargli un bagnetto). Non vedi l’ora che passino i primi mesi nei quali non fai altro che allattare, cambiare pannolini e cercare di capire cosa diavolo voglia dire tuo figlio quando piange. Non vedi l’ora che lui cominci a camminare, a parlare, a mangiare da solo, ad andare a scuola, ecc.
Vivi perennemente in attesa, sperando che il tempo trascorra velocemente fino al prossimo step, convinta che sarà meglio. Che avere un figlio diventerà una cosa più semplice.
Ma poi ti accorgi che il tempo passa anche troppo in fretta. Che fino a ieri eravate in due e oggi lui è già grande.
So che detto da una mamma di un bimbo di pochi mesi, fa abbastanza sorridere. Ma mi è capitato di recente di cenare con un’amica che ha un bambino di quasi 1 anno e sentirle dire: che tenerezza mi fa vedere il tuo, mi sembra passato un secolo, quasi non me lo ricordo più!
Quindi, forse forse, piuttosto che stare con il desiderio di vederlo diventare ogni giorno più autonomo, e con la serena consapevolezza che le cose non si semplificheranno mai, anzi (lo dice sempre una mia cara amica… “figli piccoli, problemi piccoli, figli grandi, problemi grandi“!), dovremmo ogni tanto fermarci e goderci il momento. Che non tornerà più.
Guardo mio figlio che non parla e a stento reagisce agli stimoli esterni, salvo farmi dei sorrisi che mi aprono il cuore, e mi scopro ad apprezzare questi momenti. Ho sempre pensato che la parte più “divertente” dell’avere un figlio sarebbe arrivata più avanti, quando il bambino può comunicare con gli adulti. Ma mi sto ricredendo. Ci sono sensazioni molto forti anche in queste prime settimane di vita.
Le ore di sonno perse, le fatiche dell’allattamento al seno, il tempo sottratto al mio lavoro e alla mia vita sociale. Tutto questo lo metto da parte se lo guardo e vedo un nanetto di 60 cm che dipende da me in tutto e per tutto. Provo una tenerezza infinita, sommata a un senso di protezione mai sperimentato prima d’ora.
Sto cambiando. E’ grave?
Cambiare non è grave, lo sarebbe il contrario
“vedo un nanetto di 60 cm che dipende da me in tutto e per tutto” : è esattamente QUESTO che più mi (letteralmente) terrorizza dell’ipotesi di avere un figlio @_@
Guarda è vero, lo dici a una che ha sempre dichiarato di non volere figli e con una vita sociale davvero frenetica (se non mi conosci, guardati il blog ioamofirenze.it). Posso assicurarti che alla fine, se vuoi, un equilibrio lo trovi. E’ altresi importante avere qualcuno che ti dia una mano, che te lo tenga di tanto in tanto per concederti 1 ora di libertà per andare che so dal parrucchiere o a farti 1 aperitivo con le amiche. (non sottovalutiamo mai il morale di una neo mamma).
E poi il tempo passa cosi velocemente che presto sarà autonomo ;-))))
In ogni caso io sono molto felice e non ritengo di aver perso nulla. Certo bisogna essere maghi dell’orologio e sapersi organizzare, ma le soddisfazioni sono talmente tante…
Cara Elena,
si goditi il momento.
Il primo sorriso con quella bocca sdentata. Ma anche il secondo, il terzo e tutti quelli fatti con una bocca piena di denti.
Goditi fra non molto il suo spalmare le pappine fatte con tanto amore per tutta la tavola o seggiolone e poi anche sui vestiti suoi e tuoi e capelli pure di entrambi.
Goditi quando cercherà di arrampicarsi addosso a te per ricevere coccole o per ridere insieme, ma anche quando si arrampicherà nel momento in cui sei al telefono con una amica o per lavoro e vorresti essere lasciata in pace.
Goditi il suo primo giorno di asilo e tutti i suoi primi giorni di scuola ma anche i mesi di compiti, lezioni e quant’altro
Goditi la sua fantasia, creatività ed anche le tristezze, e le difficoltà. Goditi il suo crescere e il suo lasciarti indietro ed anche il suo voltarsi per riprenderti e portarti con lui.
Goditi tutto. Ogni momento è unico. Ogni momento si lascia indietro qualcosa e si afferra qualcosa di nuovo. Vivi intensamente tutto, perché un giorno tu possa ricordati di tutto e sapere che, nonostante la malinconia di un passato ormai andato, te la sei veramente goduta.
Vivi con emozione e cuore aperto e consapevole ogni momento, perché sembra ieri, eppure le mie figlie son già donne!
Un abbraccio
Alessandra
Alex che bel commento che mi hai lasciato… mi hai fatto emozionare. Grazie!
Ti godrai ogni momento tutta la vita, dal primo sorriso, al primo giorno di scuola al giorno che si innamorerà, al giorno del matrimonio…noi gli abbiamo fatto il regalo più’ bello e loro ci ricambiamo con momenti che sono solo ‘nostri’…. è una gran fatica, e’ vero, ma le fatiche più grandi vengono sempre ricompensate. Bacio!
Grazie Miki!