Qualche tempo fa sono stata in ospedale a trovare una coppia di amici che aveva appena avuto un figlio. Vedere lei, stremata, che camminava lentamente, con sofferenza (per via dei punti), e si sedeva sul ciambellone, mi ha ricordato quanto ho sofferto io per il parto e soprattutto quanto sono stata male nel post parto. Le donne non lo sanno quanto si patisce nei giorni successivi!
Gesti come entrare in macchina, chiudere la portiera, scendere, fare le scale… azioni davvero faticose e dolorose!
In ogni caso l’ho rivista a distanza di 2 settimane e già cucinava, andava a fare la spesa, stava insomma molto meglio. Io ci ho messo di più a riprendermi.
In ospedale l’ho aiutata a vestire il piccolo, che è nato dello stesso peso (3.750 kg) e della stessa lunghezza di Oliver. Ma quanto mi è sembrato leggero, e piccolo, e indifeso. Oggi il mio cucciolo pesa quasi 8 chili, e tenerlo in collo è faticoso, ed è robusto, con le gambine belle piene.
Certo che il tempo passa in fretta.
Oggi mi segue con lo sguardo e sporge la testa, per vedere dove vado, riconosce tutti, a partire dalla mamma e dal papà; mangia pappette col cucchiaino, sta seduto, anche sul carrello della spesa! (con una certa precarietà, ma ci sta).
E’ recettivo ad alcuni giochi che prima ignorava.
Il tempo passa e ogni momento il mio amore per lui cresce all’infinito. Non pensavo mi sarebbe successo. Credevo di essere immune a certe sdolcinerie. E invece eccomi qua, che mi sciolgo solo a guardarlo.